INGEGNERIA NATURALISTICA




Sei un privato ed hai una scarpata di un terreno, un versante a rischio o in attualità di erosione/smottamento/frana?
Vuoi che i tuoi terreni, scarpate, versanti, siano protetti in modo naturale dall'erosione e dal ruscellamento delle piogge, siano stabilizzati e consolidati dai movimenti superficiali e sub-superficiali del terreno?

Non vuoi vedere strutture “pesanti” come muretti in cemento o gabbionate?

Vuoi che l’intervento ti porti il risultato antierosivo/stabilizzante/consolidante e con un inserimento dell’opera esteticamente gradevole e naturalisticamente utile?



17-18/09/2009 - Presso la "Fira de Girona" in occasione del "II Congrés de SPV - VI Congrés de la Asociaciòn Espanola de Ingenierìa del Paisaje".



Sei un ente/società/azienda agricola che ha bisogno di realizzare interventi di messa in sicurezza di versanti franosi, aree in smottamento, superfici in erosione accelerata, scarpate stradali e ferroviarie, argini di fossi, ruscelli, fiumi, cave e discariche?
Hai bisogno di realizzare un’analisi stazionale botanica per poter scegliere al meglio le piante da utilizzare per gli interventi di ingegneria naturalistica? Necessiti quindi di uno studio floristico, di uno studio fitosociologico della vegetazione?

Vuoi un quadro chiaro delle tecniche da utilizzare per raggiungere l’obiettivo progettuale del consolidamento unitamente al buon successo ecologico e paesaggistico dell’opera?

Vuoi realizzare un intervento di rinaturalizzazione e di ricostruzione di habitat e di reti ecologiche?




Una delle più classiche opere di Ingegneria Naturalistica: la grata viva.



L’Ingegneria Naturalistica (IN) fa al caso tuo!


L’IN è una disciplina tecnico-scientifica che si distingue dall’ingegneria classica perché utilizza le piante autoctone con le caratteristiche biotecniche migliori come “materiale da costruzione”. Nelle situazioni meno impegnative, l’efficacia della sistemazioni può essere assicurata dalla sola componente “viva” (le piante) mentre nelle situazioni più complesse ad essa vengono abbinati materiali “morti”, quali ramaglia, pali, biostuoie, massi, ed altri.

Le piante infatti sono il fattore discriminante di un’opera di IN; ad esse è affidata la buona riuscita di un intervento, in quanto artefici ultime dell’effetto antierosivo, stabilizzazione e di consolidamento del terreno, attraverso le loro radici e le loro chiome; gli elementi strutturali “morti” posti per “armare” il terreno (i pali di una palificata viva ad esempio) servono ad assicurare la funzionalità dell’opera nel breve periodo, finché le piante che nel frattempo si saranno sviluppate e assicureranno il successo dell’opera nel medio e lungo periodo. E’ quindi fondamentale la buona scelta delle piante.


CericolAmbiente&Natura verificherà se nella cura di un dissesto si potrà intervenire con le tecniche di ingegneria naturalistica; ti aiuterà nella scelta progettuale delle tecniche più idonee al raggiungimento dell’obiettivo progettuale; attraverso un’analisi stazionale botanica (analisi floristica oppure analisi fitosociologia) ti indicherà le piante più adatte da utilizzare.


Dalla scelta delle tecniche più semplici antierosive e stabilizzanti, a quelle più complesse di consolidamento, CericolAmbiente&Natura ti fornirà un preventivo della spesa occorrente per i materiali, la progettazione e la realizzazione di opere a impatto visivo e paesaggistico positivi, poiché avranno il valore aggiunto di ricreare un habitat naturale.





Per INFORMAZIONI e PREVENTIVI: